Recentemente è uscito al cinema un bellissimo film interpretato da Meryl Streep e Tom Hanks, The Post, che racconta a vicenda della pubblicazione dei Pentagon Papers, documenti top secret del dipartimento della Difesa degli Stati Uniti d’America, prima sul The New York Times e poi sul The Washington Post nel 1971 (vedi Wikipedia).
Il film mi è piaciuto molto, e trovo che i 2 attori protagonisti siano davvero dei “mostri” di bravura. Ma non mi soffermo sul giudizio al film, che lascio a persone più competenti di me.
Una delle cose che mi ha colpito subito di questo film è la locandina:
Trovo che questa locandina sia veramente bellissima e ben fatta, innanzitutto perché racconta qualcosa con pochissimi elementi, e dimostra quanto spesso basti una bellissima immagine a costruire un concepì grafico.
Analizzandola vediamo la foto di una scalinata (vedendo il film si capirà cos’è) che 2 personaggi in basso a dx stanno salendo.
In alto a sinistra ci viene detto chi sono i personaggi, Streep ed Hanks,in perfetta simmetria. I 2 nomi sonoperfettamente pesati e ben posizionati nel layout generale, con una leggera trasparenza che li fa essere “discreti”.
Nel film non si vede mail la scalinata così vuota, ma questa immagine fredda con i 2 protagonisti alla base che la stanno salendo racconta tutta la forza e la battaglia dei 2 che attraversa la trama del film. E’ come se in questa foto fosse racchiusa tutta la storia in modo figurato.
Infine, in basso a sinistra, ancora più discreto, il titolo del film.
Il font utilizzato è minimal e pulito e non sporca in nessun modo la composizione, adattandoci perfettamente alla “griglia” virtuale creata dai gradini.
Il grafico ha voluto (a mio parere) raccontare che è quasi più importante ciò che l’immagine racconta e da chi è interpretato piuttosto che il titolo; il titolo, che dovrebbe essere fondamentale, è posto in secondo piano.
Una grafica così ben costruita permette di essere adattata in qualsiasi formato senza perdere di efficacia. E’ quasi un quadro perfetto in cui in un fotogramma singolo si racconta un’intera storia.
